Il Merengue viene suonato ad un tempo di 60/84 BPM.
E’ un ballo FOLKLORICO ampiamente diffuso e che molti considerano il ballo nazionale di SANTO DOMINGO. Viene ballato sul PRIMO MUSICALE SU UN RITMO di 2/4 O 4/4 .
Ancora oggi si discute sull’origine del MERENGUE. Tra le opinioni diverse troviamo le seguenti interpretazioni:
Agli inizi della decadenza della TUMBA nel 1850 nella capitale DOMINICANA inizia una propaganda in difesa di questo ballo e contro il MERENGUE che stava sostituendo.
Don Emilio Rodriquez Demorizi disse: “ Le origini del MERENGUE sono oscure. Non sembra che possano essere di provenienza HAITIANA.
Se avesse avuto questa oscura provenienza non avrebbe la fama ottenuta nel 1855, epoca in cui le lotte contro HAITI erano cruente; cosi come quelli che ripudiarono il MERENGUE in quegli anni non avrebbero perso l’occasione di mettere questo aspetto in risalto. Nemmeno ULISES FRANCISCO ESPAILLANT nei suoi scritti contro il MERENGUE del 1875 segnalo’ nessun elemento a riguardo.
In realta’, poco si sa di concreto sulle delle origini del MERENGUE. Alla meta’ del secolo scorso dal 1838 al 1849 un ballo chiamato URPA o UPA HABANERA, girava per i caraibi arrivando a PUERTO RICO dove fu ben accolto. Questo ballo aveva un movimento chiamato MERENGUE e come sembra e’ la forma che emerse per definire il ballo, arrivando a SANTO DOMINGO dove si nomino’ inizialmente nei primi anni. In seguito fu bene accolto e lo stesso colonnello Alfonseca scrisse pezzi della nuova musica con titoli molto popolari come:
“AY, COCO!”, “EL SACOCHO”, “EL QUE NO TIENE DOS PESOS NO BAILA”” HUIE MARCOROJAS QUE TE COJE LA PELOTA”
La struttura musicale del MERENGUE nella sua forma piu’ rappresentativa consisteva in un paseo, cuerpo o merengue e ialeo. Si vuole attibuire a Emilio ARTE’ erroneamente l’aver aggiunto il paseo al MERENGUE cosi’ come esisteva alla sua epoca.Tutta la musica e’ scritta in un ritmo di 2/4 ed esistono differenze in quanto al numero delle battute che devono costituire ogni parte, dal momento in cui spesso si abusava nell’allargarle all’infinito.
Non succedeva cosi’ nella forma chiamata PAMBICHE, che secondo la leggenda nella sua versione veritiera,non era altro che il nome che riceveva il laleo dal MERENGUE, sprovvisto delle altre parti e adattato al passo lento dei marinai YANQUIS che occupavano il paese e ai quali era difficile adattare al ritmo piu’ veloce del MERENGUE.
Il MERENGUE e’ un ballo che esprime festa, allegria, gioco,divertimento. Si racconta che il suo movimento derivi dall’azione svolta in camminata da un uomo ubriaco con il suo barcollare da un passo all’altro. Allo stesso tempo in coppia esprime corteggiamento e sensualita’ con il cavaliere che,collocando il piede destro al centro di quelli della ballerina,corteggia la dama carezzandola con l’interno delle proprie ginocchia.